(da A. Salvadori, in A misura di libro. 50 anni di edizioni Centro Di 1964/2014, catalogo pubblicato in occasione della mostra (Firenze, Museo Marino Marini, 1 marzo- 26 aprile 2014), Centro Di, Firenze 2014
“1968, nasce il Centro Di, Centro di Documentazione Internazionale sulle arti, e Alessandra e Ferruccio Marchi da qualche anno stanno già facendo libri: storici dell'arte come Carlo Ludovico Ragghianti e architetti come Lorenzo Papi avevano realizzato con loro due importanti cataloghi, Arte Moderna in Italia 1915-1935il primo, Forma e Verità 1il secondo, nei quali chiaramente si possono leggere i prodromi di quella che sarebbe stata una delle case editrici più interessanti del panorama internazionale. A questa impresa, Alessandra e Ferruccio vollero affiancare un'importante esperienza che si tradusse in un gesto: aprire una libreria, che molti tuttora ricordano come uno dei luoghi cruciali in Italia per la diffusione del libro d'arte e d'artista. Apparve allora evidente come la passione per i libri fosse il motore che bruciava tutte le loro energie e come tale passione fosse tradotta in produzione e diffusione della cultura. Centro Di in quegli anni, volle dire arte contemporanea internazionale che approdava a Firenze e in Italia, volle dire un catalogo dettato da scelte editoriali ben precise con collaborazioni destinate a entrare nella storia dell'editoria, dell'arte e del design, volle dire molteplicità di linguaggi che confluivano in un'unica sorgente, quella della visione e della creatività degli editori. […]
un grande gesto è stato quello dell'apertura della libreria dove era possibile trovare il meglio di ciò che allora veniva pubblicato; tutto sistematizzato attraverso una concezione di catalogo che Alessandra Marchi aveva iniziato a elaborare durante i suoi anni di studio californiani. È impressionante ciò che fu possibile trovare allora alla libreria Centro Di – che rifletteva in toto le scelte rigorose e innovative dell'omonima casa editrice – partendo dall'arredamento: mobili bianchi disegnati appositamente per il negozio, realizzati da Gavina, arrivando fino al catalogo a stampa dei titoli a disposizione del pubblico. […] L'impegno culturale del Centro Di si è manifestato anche attraverso la pubblicazione di libri ispirati ad una rilettura in chiave arganiana della storia dell'arte e la realizzazione di cataloghi irripetibili, quasi gesti epici, come quello dedicato alla collezione degli Uffizi.
Va da sé che chi volesse conoscere in tempo reale la sequenza dell'arte del secondo '900 non può esimersi dal conoscere il catalogo del Centro Di, dove mai è venuta meno la vera grande passione, la voglia e la necessità di pubblicare e distribuire libri d'arte e d'artista, ad ogni costo.”
A giugno 2018 il Centro Di ha inaugurato la sua sede rinnovata in via dei Renai 20r, Firenze, richiamando la sua altra grande vocazione oltre all'editoria: l'attività libraria specializzata.
La casa editrice dispone di un ricco archivio, eredità della storica libreria di piazza de' Mozzi chiusa alla fine degli anni novanta. L'archivio è composto da oltre 25.000 volumi di arte, architettura, arti decorative, archeologia, con una vasta raccolta di cataloghi di mostre e libri d'artista pubblicati in tutto il mondo fra gli anni sessanta e ottanta.
Negli ambienti della GalLibreria, accanto alla vendita delle edizioni Centro Di, è proposta una serie di mostre tematiche sui libri con i libri.
Sei esposizioni all'anno, allestite partendo da una speciale selezione di volumi dall'archivio storico e da collezionisti privati a cui si aggiungeranno nuove edizioni nazionali e internazionali, con il preciso intento di comporre una ideale bibliografia del tema proposto, partendo dal passato e arrivando fino agli esiti più recenti.
Seguendo l'idea portante di contribuire a promuovere intorno al libro un movimento di artisti, collezionisti, editori, appassionati, studiosi, la GalLibreria intende riproporre un lavoro di selezione di libri fruibile da un pubblico variegato, un lavoro che pensiamo essere nuovamente importante in un momento in cui la velocità e la facilità di accesso alle informazioni non è sempre garanzia di qualità nella fruizione di argomenti, testi e idee.